Integra il controllo vocale con la tua casa domotica.

Collega il tuo impianto domotico esistente KNX, Vimar By-me o Bticino MyHOME con l’assistente vocale Amazon Alexa o Google Home.

Scopri come integrare il controllo vocale con la tua casa domotica

Quali sono i vantaggi del controllo vocale?

 

  • Semplicità di utilizzo.
    Controllare l’ombreggiatura della casa o l’illuminazione del salotto oppure impostare la temperatura del bagno. Un semplice comando vocale è molto più immediato e semplice rispetto all’utilizzo di un pannello a muro o di un’applicazione sul telefono.
  • Possibilità di utilizzo senza l’uso delle mani.
    Grazie ai comandi vocali è possibile controllare i dispositivi domotici senza l’utilizzo delle mani. Puoi aumentare la luce della cucina con un semplice controllo vocale.
  • Migliora la vita in caso di disabilità.
    In caso di disabilità il controllo vocale risulta particolarmente utile per ridurre le barriere architettoniche e migliorare la qualità della vita.
  • Ci si sente nel futuro.
    Da sempre il controllo vocale ha un fascino particolare, da Star Trek o Spazio 1999 o HAL 9000 di Odissea nello spazio.

Cosa serve per integrare la domotica Vimar, Bticino o KNX con il controllo vocale?

 

Per poter integrare sistemi domotici esistenti come quelli Vimar By-me, Bticino MyHOME o KNX, è necessario l’utilizzo di un server domotico controllato da un software specifico

Il server domotico deve essere flessibile e capace di integrare diverse tecnologie, mentre il software domotico deve essere sofisticato e molto semplice da utilizzare.

Cos’è il server domotico?

 

L’evoluzione delle tecnologie nell’ultimo decennio ha cambiato radicalmente il modo di concepire la parola “domotica”.

Oggi è diventato un sistema altamente tecnologico che si occupa di tutti gli aspetti della vita della casa come ad esempio:

  • Il sistema anti intrusione.
  • Il controllo vocale.
  • Il controllo remoto.
  • La registrazione dei consumi.
  • L’ottimizzazione dei pannelli fotovoltaici.
  • Il controllo degli accessi.
  • Le notifiche di eventi.
  • La visione di telecamere.

Per fare tutto questo è necessario un “supervisore domotico” che sappia gestire vari sistemi domotici e renda tutto fruibile da un’unica applicazione software.

Dato che esistono molte tipologie di impianti e prodotti da integrare secondo le esigenze dell’utente, diventa fondamentale utilizzare un supervisore domotico che sia versatile e capace di dialogare anche in situazioni complesse.

L’utente e l’installatore devono poter configurare l’impianto domotico in modo semplice.  Integrando diverse tecnologie, tra cui il controllo vocale, senza dover ricorrere ai compromessi dei server domotici mediocri.

Il software domotico:

 

Particolare attenzione va posta al software di gestione domotica il quale deve essere:

  • Semplice da utilizzare per l’utente finale
  • Semplice da configurare per l’installatore
  • Ampiamente testato in situazioni complesse

La stabilità del sistema è di vitale importanza. Software “giovani” sono spesso fonte di frustrazioni da parte del utente.
Funzioni non adeguatamente testate nel tempo rendono l’esperienza frustrante.

Normalmente, una base di installazioni di qualche migliaio presenti sul mercato sono sufficienti per capire se il sistema scelto è sufficientemente stabile.
Naturalmente verificando i pareri dei clienti nei vari social e votazioni delle app e skill per il controllo vocale.

Come funziona il controllo vocale?

 

Tutte le versioni di Google Home e Amazon Alexa utilizzano internet per elaborare le tue richieste.

Il processo si svolge in 3 fasi:

  • L’utente dice la parola chiave (“Hei google” o “Alexa”).
  • Il dispositivo Invia l’audio ai server.
  • L’elaborazione dell’audio ricevuto è immediata e si riceve la risposta.

Esempio: “Hei Google che ore sono?”

In questo caso, la domanda viene fatta direttamente alle funzioni disponibili nel sistema Google Home o Amazon Alexa e non sono necessarie altre azioni da parte dei server.

Negli ultimi anni, entrambi i sistemi sono stati aperti e permettono ad altre aziende di aggiungere funzionalità.
Un esempio sono le aziende che creano dispositivi domotici utilizzati per il controllo di ombreggiature, luci, temperatura della casa, ecc…

In questo caso, il processo si svolge in 4 fasi:

  • L’utente pronuncia la parola chiave (“Hei google” o “Alexa”) associando il comando che controlla un dispositivo di terze parti come ad esempio le tapparelle o il termostato.
  • Il dispositivo Invia l’audio ai server.
  • Il comando viene trasformato in testo e trasmesso ad una SKILL (un software che elabora il comando e traduce in azioni concrete)
  • Le azioni vengono trasmesse dalla SKILL al dispositivo da controllare.


Esempio: “Hei Google accendi le luci del soggiorno al 50%”.

Come funziona il sistema specifico Google Home o Amazon Alexa per controllare la casa domotica?

 

Entrambi i sistemi definiscono in modo preciso gli oggetti e questo permette un controllo molto accurato del sistema domotico.

Ogni oggetto ha delle caratteristiche precise che rendono la comunicazione parlata sempre migliore.

Esempio: una “luce” non è come una “luce dimmerabile” o una “luce a colori”.

Al fine di avere un controllo vocale preciso e funzionale questa opzione risulta decisamente la migliore.

Esempio di comando complesso: “Stiamo via 3 giorni”

Azioni:

  • La casa per 3 giorni non deve riscaldare l’ambiente;
  • Non deve riscaldare l’acqua o ricambiare l’aria;
  • Deve ottimizzare efficacemente l’energia necessaria per il suo funzionamento.

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